
Due discipline sempre più complementari, per la concentrazione, la respirazione, la forza, la flessibilità, l'equilibrio e la resistenza agli infortuni. Sfatiamo subito un luogo comune ormai troppo diffuso che vuole la corsa e lo yoga incompatibili tra loro. Anzi lo yoga ci aiuta a migliorare notevolmente le performance e ad amplificare le sensazioni positive che riceviamo dalla corsa.
Spesso quando corriamo la mente vaga e siamo focalizzati sul traguardo finale,sul punto di arrivo, e maciniamo chilometri senza guardarci intorno e senza goderci il panorama. Così facendo spesso ci perdiamo il bello della corsa, il suo potere liberatorio. Tuttavia, grazie allo yoga, è possibile sviluppare una maggiore consapevolezza, una maggiore concentrazione che ci aiuta a vivere il momento presente, a godere completamente di tutte le sensazioni che la corsa ci regala. Ad entrare in contatto con noi stessi e con il contesto in cui ci troviamo. Tanto più che il runner sa che oltre alla preparazione atletica e all'allenamento, la testa è il vero fattore determinante. E proprio per la concentrazione lo yoga ci può essere utile. Mentre corriamo proviamo a concentrarci sulla respirazione, ci sentiamo meglio e anche la fatica sarà meno avvertita. Un'altra compatibilità tra yoga e corsa sono le asana (posizioni) di yoga che possono tornarci utili nella fase finale dell'allenamento durante lo stretching. Ci sono asana che consentono di allungare e rilassare muscoli di tutto il corpo. Lo yoga ci aiuta a riequilibrare energeticamente il nostro corpo, a rafforzarlo, potenziarlo, e soprattutto ci aiuta a prevenire gli infortuni. Le asana del "Guerriero" o del "Cane a testa in giù" ci saranno molto utili. Per correre è necessario, oltre a saper respirare, essere morbidi, leggeri, elastici. Lo yoga quindi contribuisce ad aumentare la concentrazione, la respirazione, la forza, la flessibilità, l'equilibrio e la resistenza agli infortuni. Buone corse a tutti e Namastè!
Articolo a cura di Annasilvia Mazzoni
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