LESSINIA LEGEND RUN 20 |
Lunedì 18 Settembre 2023 19:31 | |||
La sveglia che suona alle 4:30 mi ricorda che un anno fa ho corso il mio primo Trail e che finalmente oggi si torna a Velo Veronese, dove tutto è cominciato. Negli ultimi 12 mesi ho corso parecchi Trail tra Verona, Trento e Brescia, ma la Lessinia Legend Run rimane l’evento a cui sono più affezionato. Giunti a Velo ritiriamo i pettorali, facciamo colazione e c’è giusto il tempo di un grosso in bocca al lupo a Maurizio ed Alessandro, che partono un’ora prima di me. Li filmo mentre partono e mi salutano sorridenti mentre vanno incontro alla loro impresa di giornata. Ormai tocca a noi, entriamo in griglia, la musica è sempre più alta, l’emozione aumenta e lo speaker inizia il conto alla rovescia, si parte! I primi 3 kilometri sono interamente in discesa, qui serve stare attenti perché basta un attimo per cadere e farsi male. Oltrepasso Contrada Valle ed il suo scivolo in cemento, poi una leggera salita in località Tezze, una breve discesa ed ecco la salita degli Scrivazzi. L’affronto senza strafare, in pochi minuti supero il tratto più duro e imbocco il sentiero che sale dolcemente tra i prati. Forse dovrei accelerare, ma è ancora presto, meglio di no. Nei tratti in discesa ho perso Giorgia, ma son certo che mi riprenderà sulle prossime salite. Finalmente spiana e riprendo a correre lasciandomi alle spalle contrade dai nomi pittoreschi, Campe, Covel, Pozze fino ad una lunga discesa fino a Giazza. Spesso mi trovo accodato in single track, ma evito sorpassi azzardati perché vedo cadere diversi runner, per fortuna nessuno si fa male. Ormai Giazza è in vista, l’ultimo tratto prima del ristoro è un’ostica scalinata, ma gli spettatori ci acclamano non possiamo mollare. Mi ristoro senza fretta e imbocco la penultima ascesa lunga ben 3 km. Nel bosco il caldo si sente meno, purtroppo la salita si sente eccome. Cedo varie posizioni, anche perché chi usa i bastoncini sale più agilmente. Non importa, arriverò col mio passo. Ormai manca poco allo scollinamento, su un tornante ritrovo Giorgia, che col suo ritmo regolare mi ha quasi raggiunto, ci scambiamo un cenno d’intesa: siamo stanchi, ma determinati. Poi finalmente scolliniamo e posso buttarmi in una discesa che è un autentico slalom tra gli escursionisti della domenica che, se non altro, non mi fanno mancare il loro incoraggiamento. Ai 15,5 km c’è il ristoro di Croce del Gallo, per me fondamentale visto che ero rimasto senza acqua. Stringo i lacci e ripartiamo. Ormai non ci ferma più nessuno. Questa discesa è la più tecnica del percorso, ma mi butto giù a tutta e recupero diverse posizioni, poi si torna nel bosco ed ecco lui, un incubo durato 12 mesi, un incubo chiamato Monte Purga. Mi accodo in single track, perdo posizioni, la fila davanti a me procede lenta, ma va bene così, spenderò le energie nella discesa finale… se ne avrò. Giorgia ha la forza di superare la fila di slancio, mi dice di seguirla, io però sono al limite e le rispondo di non aspettarmi. Ormai manca poco alla sommità, il bosco inizia a diradarsi ed intravedo la Chiesetta che domina Velo. L’anno scorso questa salita è stata un’agonia, oggi l’ho affrontata come in apnea, cercando di non pensare allo sforzo che stavo facendo… ed ha funzionato! Mi lascio alle spalle la Chiesetta, incredibilmente ne ho ancora e mi butto in discesa, finalmente posso dare tutto, supero un folto gruppetto ed all’ingresso del paese raggiungo Giorgia. Sono di nuovo al limite, mi sembra di esplodere, ma tentiamo un’ultimissima progressione, manca pochissimo, la voce dello speaker mi dà l’ultima carica e taglio il traguardo a braccia alzate. Mi mettono al collo la medaglia di finisher, è fatta! Una doccia che sembra eterna mi rimette in sesto e dopo aver pranzato con un’allegra tavolata torno in zona traguardo giusto in tempo per filmare l’arrivo di Maurizio e Alessandro. Ce l’abbiamo fatta tutti! L’Atletica Bancole c’è! Sulla strada del ritorno penso ai momenti vissuti oggi e poco importa essere arrivato nelle retrovie mancando il tempo obiettivo, perché ho degli amici fantastici, perché la giornata è stata Leggendaria, perché so di aver dato tutto … e perché l’anno prossimo voglio tentare anch’io la 30! Articolo redatto da Paolo.
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